Valutazione dei rischi nei lavori in quota

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    Come mettere in pratica la norma UNI 31000:2010 e pianificare gli interventi di prevenzione per il rischio “caduta dall’alto di persone”

    Nei cantieri edili la progettazione e la pianificazione della sicurezza avviene mediante la redazione di piani specifici per la gestione dei rischi reali preventivamente individuati e valutati.

    >>>>ARTICOLO: Valutazione dei rischi sul lavoro: cos’è?

    I piani principali

    • Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC): è previsto nei cantieri in cui sono presenti 2 o più imprese esecutrici anche non in contemporanea. Viene redatto dal CSP o CSE su incarico del committente o responsabile dei lavori.
    • Piano sostitutivo di Sicurezza (PSS) nei cantieri pubblici: non è obbligatoria la redazione del PSC nel caso di un’unica impresa esecutrice. La redazione spetta al datore di lavoro dell’impresa appaltatrice. Ha gli stessi contenuti del PSC eccetto i costi della sicurezza).
    • Piano Operativo di Sicurezza (POS): è un documento per la pianificazione della sicurezza del singolo cantiere specifico. La redazione è in capo al datore di lavoro dell’impresa esecutrice.

    I cantieri edili costituiscono un settore di attività che espone i lavoratori a rischi particolarmente elevati. E’ fondamentale pertanto un tipo di progettazione e pianificazione per la sicurezza nei lavori in quota.

    La norma UNI 31000:2010

    Lo scopo è quello di predisporre uno strumento operativo, idoneo e completo, per pianificare gli interventi di prevenzione. Occorre adottare una metodologia di valutazione che corrisponda a criteri di semplicità, brevità e comprensibilità.

    Per la gestione dei rischi associati al fattore di pericolo “Caduta dall’alto di persone” la norma UNI 31000:2010 è un valido modello di analisi, valutazione e trattamento del rischio.

    Pianificazione

    Per una corretta pianificazione della sicurezza, occorre condurre un’analisi preventiva e una valutazione dei rischi sulle attività e lavorazioni elementari in cui il fattore di pericolo è presente.

    Nella fase successiva si individuano le misure organizzative, tecniche, procedurali, i DPI e i DPC necessari per ridurre i rischi entro un livello di accettabilità.

    Di seguito vi riportiamo le fasi del percorso di valutazione e pianificazione della sicurezza.

    Le fasi del percorso

    1. definire il contesto, ovvero prendere in considerazione tutti i rischi legati al fattore di pericolo da analizzare.
    2. quantificare i rischi identificati valutandone la probabilità di accadimento e la gravità. Il valore numerico che indica l’entità del rischio viene calcolata tenendo presente la probabilità di accadimento, la gravità del danno e le misure di prevenzione e protezione attuate
    3. definizione delle misure e dei soggetti incaricati all’ attuazione e tempistica.

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