Censura online e diritti dei cittadini: quali sono le raccomandazioni UE
Il tema della censura online è molto delicato, al riguardo la Commissione Europea ha pubblicato un documento con un elenco di raccomandazioni utili a contrastare la diffusione online di contenuti illegali: terrorismo, pedo – pornografia, odio online e violazione del diritto d’autore.
Queste nuove linee guida raccomandano alle piattaforme digitali una sorveglianza ancora più stringente, tramite l’implementazione di sistemi automatici per analizzare i contenuti online.
Tutte le piattaforme che gestiscono contenuti che provengono dagli utenti dovranno prevedere delle apposite procedure per ricevere notifiche su eventuali materiali illeciti e allo stesso tempo affidarsi ad algoritmi in grado di filtrare ogni dato che viene caricato online, in modo da attuare anche un controllo automatico preventivo.
Le misure automatizzate però non sono sempre esatte, gli algoritmi possono sbagliare e generare un falso positivo, rimuovendo un contenuto che in realtà è lecito. In tal caso il documento della Commissione Europea indica la possibilità di appellarsi “entro un tempo ragionevole, attraverso l’invio di una contro-segnalazione [….] I meccanismi per inviare queste richieste devono essere user-friendly e avvenire anche per via elettronica.”
Queste nuove procedure tecnologiche rischiano però di ledere il diritto dei cittadini e proprio per questo diverse organizzazioni europee per i diritti digitali stanno portando avanti una campagna per contrastare un particolare tipo di algoritmi, i cosiddetti upload filter, che sono previsti nell’articolo 13 della direttiva sul copyright Europeo. Al momento la campagna prevede il coinvolgimento diretto dei cittadini che sono chiamati a contattare i rispettivi membri del Parlamento europeo per manifestare il proprio disagio.