Novità in materia di studi di settore
La circolare dell’Agenzia delle Entrate del 6 luglio 2018 fa il punto sulla situazione
Pur introducendo alcune novità, il documento mantiene molti dei criteri previsti negli anni precedenti per l’accesso al regime premiale.
Per quanto riguarda le analisi territoriali, le integrazioni agli studi di settore già approvate con DM del 23/03/2018 sono quelle relative agli aggiornamenti delle analisi a livello comunale e provinciale, conseguenti all’istituzione di nuovi Comuni e Province.
Permangono anche i correttivi cassa, previsti a loro volta nel medesimo Decreto Ministeriale, da applicare nei confronti delle imprese minori in contabilità semplificata: tramite l’intervento correttivo si determina il reddito secondo quanto previsto dall’articolo 66 del Tuir, con riferimento ai 177 studi di settore relativi ad attività di impresa in vigore per il periodo d’imposta 2017. La ratio dell’intervento è quella di applicare in maniera corretta gli studi di settore ai contribuenti minori in regime di contabilità semplificata, intervenendo con una metodologia che contempli interventi correttivi e la partecipazione alle stime del valore delle rimanenze finali in magazzino.
Dove non emergesse la necessità di interventi correttivi, i risultati derivanti dall’applicazione degli studi vengono sottoposti a correttivi strutturali, in base alla diversa tipologia:
- di cassa relativi alle vendite verso soggetti Iva
- di cassa relativi alle vendite nei confronti delle PA
- settoriali di cassa
- territoriali di cassa
Rimangono invariati i correttivi crisi, relativi cioè alla revisione congiunturale speciale degli studi di settore, approvata nel Decreto Ministeriale.
Vengono invece aggiornati i modelli e le istruzioni relativi al recepimento degli interventi correttivi approvati con DM del 23/03/2018 e 24/05/2018: è previsto un nuovo modello F44 per poter applicare i correttivi cassa e i nuovi modelli.
In merito al regime premiale (articolo 10, Dl 201/2011), la circolare ha confermato gli stessi criteri di individuazione degli studi di settore per l’accesso: si è tenuto conto infatti del parere delle associazioni di categoria e dei buoni risultati derivanti dall’applicazione di quegli stessi criteri negli ultimi 5 anni, con lo scopo di garantire l’applicazione del regime premiale ai contribuenti che abbiano fedelmente dichiarato i dati degli studi di settore.
In caso di errori e anomalie, resta invariata la procedura di comunicazione, già approvata con il provvedimento del 18/06/2018: i contribuenti interessati vengono invitati alla valutazione della situazione oggetto di segnalazione, con la possibilità di apportare la correzione di errori/omissioni tramite il ravvedimento, da effettuarsi nella dichiarazione dei redditi.