Al via gli ISA, indici sintetici di affidabilità
Gli ISA -indici sintetici di affidabilità- saranno validi già per la dichiarazione dei redditi relativa al 2018. Il dm 28 dicembre 2018 ha infatti approvato l’introduzione di 106 ISA: gli studi di settore nel 2019 verranno definitivamente abbandonati.
La Manovrina 2017 ha introdotto gli indici di affidabilità fiscale, ma la Manovra di Bilancio 2018 ha poi posticipato di un anno la loro entrata in vigore. Nel 2018, il DM del 23 marzo ha approvato 69 dei 70 indici di affidabilità introdotti nel provvedimento.
Indici sintetici di affidabilità fiscale: cosa sono
Gli indici di affidabilità si basano su una scala di valori oggettiva, che misura il grado di affidabilità del contribuente. Il punteggio è valutato su una scala da 1 a 10. Ad un punteggio elevato, corrispondono crescenti premi, fino alla possibilità di esonero dagli accertamenti di tipo analitico in caso di punteggio pari a 10.
In questo modo l’Agenzia delle Entrate può verificare in maniera preventiva la gestione aziendale e professionale dei contribuenti con valori riconoscibili, e ricavabili dalla “storia” del contribuente. Verranno quindi incrociati questi dati con quelli posseduti dall’Inps e dall’Ispettorato del lavoro. Il contribuente stesso potrà fornire informazioni aggiuntive che saranno oggetto di valutazione
In caso di un punteggio di affidabilità alto, i contribuenti saranno soggetti solo agli accertamenti basati sulla determinazione del reddito, escludendo quindi gli accertamenti preventivi.