Agente immobiliare: la normativa Europea annulla le incompatibilità
La normativa Europea mira a uniformare le normative dei paesi membri. Anche nel caso della disciplina riguardante l’agente immobiliare ha quindi analizzato le normative nazionali, e quella italiana sembra essere tra le più rigide su questo settore.
Per questo il disegno di legge europea 2018 annulla molte delle incompatibilità inizialmente previste per la professione di agente immobiliare. Secondo l’attuale normativa infatti, la posizione di agente immobiliare è incompatibile sia con quella di lavoratore dipendente, sia con il ruolo di imprenditore o di libero professionista di qualsiasi settore.
La riforma invece sembrava eliminare tutte le attuali incompatibilità eccetto quella tra agente e imprenditore, ma solo nel caso in cui la società operasse nel settore immobiliare. Dove l’imprenditore invece esercitasse qualsiasi altro tipo di attività, questa non sarebbe incompatibile col ruolo di agente immobiliare.
Una modifica sostanziale e di notevole impatto: la Consulta Inter Associativa Nazionale dell’Intermediazione non ha però visto di buon occhio una simile estensione, che parrebbe avere drastiche conseguenze sulle corrette dinamiche di concorrenza. Secondo la Consulta, in particolare, le problematiche si porrebbero nei caso di dipendenti pubblici comunali o dipendenti di banca.
In seguito alle osservazioni poste dalla Consulta, la Commissione Europea ha accolto la logica individuata, ed ha pertanto escluso direttamente le categorie di dipendenti di banche, assicurazioni, istituti finanziari, enti pubblici e privati. Per queste categorie quindi permane immutata l’incompatibilità col ruolo di agente immobiliare.
Restiamo ora in attesa dell’approvazione finale da parte del Parlamento.